La nuova figura del Creatore Digitale

Il 27 dicembre 2023 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n. 206/2023, intitolata “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy”. Questa legge rappresenta un importante intervento normativo volto a promuovere e tutelare il patrimonio produttivo e culturale italiano a livello nazionale e internazionale, rafforzando la posizione del “Made in Italy” nel contesto globale.

Tra le numerose novità introdotte, un aspetto particolarmente interessante riguarda la tutela dei cosiddetti “creatori digitali”, una figura giuridica definita per la prima volta nel nostro ordinamento.L’articolo 27 della Legge Made in Italy definisce i creatori digitali come artisti che sviluppano opere originali ad alto contenuto digitale. Tale definizione è particolarmente significativa in un’epoca caratterizzata dalla crescente diffusione di opere artistiche create utilizzando strumenti digitali, come illustrazioni digitali, animazioni, opere basate su tecnologie di intelligenza artificiale e persino opere d’arte generate tramite codici o algoritmi.

Per garantire una tutela efficace ai creatori digitali, il legislatore ha previsto l’istituzione di un repertorio delle opere digitali, che sarà inserito nel registro pubblico generale delle opere protette, già disciplinato dall’art. 103 della legge sul diritto d’autore (legge n. 633 del 1941). Questa novità normativa rappresenta un passo avanti verso la protezione delle opere digitali in quanto consente ai creatori di ottenere un riconoscimento formale della loro paternità e un’efficace tutela contro eventuali violazioni del copyright.

Accanto alla tutela dei creatori digitali, la Legge n. 206/2023 introduce anche strumenti per promuovere la proprietà industriale e sostenere l’innovazione. Tra questi, l’articolo 6 prevede l’istituzione del Voucher 3I (Investire In Innovazione), un incentivo rivolto a startup innovative e microimprese per facilitare il processo di brevettazione delle loro invenzioni industriali.

Un altro elemento degno di nota è la nuova disciplina prevista per la tutela dei marchi storici. Secondo l’articolo 7 della legge, le imprese titolari di marchi registrati da almeno 50 anni che intendono cessare la loro attività devono notificare la loro intenzione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Se il Ministero rileva un interesse nazionale, avrà la possibilità di subentrare gratuitamente nella titolarità del marchio, assicurandone così la continuità. Sul fronte delle nuove tecnologie, invece, l’articolo 47 promuove l’utilizzo della tecnologia basata su registri distribuiti (DLT), come la blockchain, per garantire la tracciabilità dei prodotti Made in Italy. Questa tecnologia sarà utilizzata per certificare l’origine e il percorso produttivo delle merci, offrendo ai consumatori informazioni complete e affidabili sull’autenticità dei prodotti.

dott.ssa Federica Suriano

avv. Lavinia Savini

Per ogni ulteriore informazione sul tema trattato potete contattare lo studio al seguente indirizzo: collaboratori@fpblegal.com

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