
L’intelligenza artificiale (IA) sta trasformando le economie globali e la Francia, sotto la guida di Emmanuel Macron, intende essere protagonista in questa rivoluzione. Il 9 febbraio 2025, in occasione del Summit per l’Azione sull’IA al Grand Palais, Macron ha presentato un piano di investimenti da 109 miliardi di euro per posizionare la Francia al vertice della corsa tecnologica. Questo ambizioso progetto si articola in vari settori chiave: la creazione di un ecosistema tecnologico avanzato, l’attrazione di investimenti esteri e una transizione energetica in linea con le esigenze dell’IA.
L’investimento di 109 miliardi di euro, paragonabile al progetto “Stargate” di Donald Trump negli Stati Uniti, mira a garantire la competitività della Francia rispetto a giganti come USA e Cina. Non si tratta solo di potenziare l’infrastruttura tecnologica, ma di creare un ecosistema di ricerca, innovazione e startup incentrate sull’IA, promuovendo un approccio europeo sovrano.
Investimenti esteri per rafforzare la competitività
Parte dei fondi sarà destinata ad attirare investimenti esteri per progetti di Data Center( infrastruttura fisica che raggruppa server, sistemi di archiviazione e apparecchiature di rete, progettata per ospitare, gestire e proteggere dati e applicazioni informatiche su larga scala.) essenziali per l’IA. Attori come Brookfield (Canada) e gli Emirati Arabi Uniti hanno già annunciato investimenti significativi. Ad esempio, un Data Center da 1 gigawatt a Cambrai, finanziato da Brookfield, sarà operativo entro il 2030. Questi investimenti contribuiranno a rafforzare l’infrastruttura tecnologica della Francia e a posizionarla come un hub internazionale ( centro strategico di connessione e scambio, sia economico, logistico o tecnologico, che facilita il transito di beni, persone o dati su scala globale) per le imprese dell’IA.
Il mix energetico decarbonizzato
Un elemento cruciale nella strategia di Macron è l’uso di un mix energetico decarbonizzato. A differenza di altre potenze come gli Stati Uniti, che utilizzano fonti fossili per alimentare i Data Center, la Francia sfrutta principalmente il nucleare e fonti rinnovabili, riducendo così la dipendenza dalle energie fossili. Questo approccio consente alla Francia di sviluppare soluzioni IA ecologiche, rispondendo così alle sfide globali legate all’ambiente.
L’open source europeo: Mistral AI
Il governo francese punta anche sull’open source, con progetti come Mistral AI, una startup che sviluppa modelli linguistici open source. Con un investimento di 10 miliardi di euro da parte di BPIFrance, Mistral AI rappresenta un’alternativa europea ai modelli dominanti di Stati Uniti e Cina. Questo investimento non solo rafforza la posizione tecnologica della Francia, ma anche la sua influenza geopolitica.
L’integrazione dell’IA nei programmi educativi
Un altro pilastro della strategia di Macron è l’integrazione dell’IA nei programmi scolastici. L’obiettivo è formare giovani generazioni in grado di comprendere e utilizzare le tecnologie IA, affrontando anche le questioni etiche e sociali legate al loro uso. Con l’introduzione di programmi dedicati nelle scuole e nelle università, la Francia mira a formare una forza lavoro qualificata per le crescenti esigenze del mercato dell’IA.
Gli effetti attesi: un modello europeo di IA
L’obiettivo a lungo termine della Francia è diventare un leader globale nell’IA, creando migliaia di posti di lavoro nei settori tecnologici e scientifici. La Francia si propone come un esempio di integrazione etica e sostenibile dell’IA nella società, con un particolare focus sulla sovranità europea nei dati e nelle tecnologie. Se riuscirà a competere con le potenze mondiali, la Francia potrebbe attrarre aziende e talenti internazionali, influenzando anche le normative internazionali.
Resta da vedere se altri paesi europei, come l’Italia, seguiranno questa spinta. Giorgia Meloni ha recentemente discusso con Elon Musk sull’IA e l’innovazione, dimostrando interesse per lo sviluppo tecnologico. Di fronte agli ambiziosi investimenti della Francia e alle iniziative americane, l’Italia adotterà un approccio simile o una strategia più indipendente? Questa dinamica potrebbe spingere altri paesi europei ad accelerare i propri progetti nell’IA?
Carla Garnier