
Con il nuovo “Design Package UE”, l’Unione Europea lancia un aggiornamento ambizioso e necessario della disciplina sui disegni e modelli industriali. Il Regolamento (UE) 2024/2822 e la Direttiva (UE) 2024/2823 affrontano le trasformazioni imposte da tecnologie come stampa 3D, intelligenza artificiale, realtà aumentata e metaverso, offrendo una protezione più moderna, dinamica e digitale.
Oggi, un design non è più solo forma e colore: può essere un’animazione, un’interfaccia, un ambiente virtuale. Con la nuova definizione normativa, anche app, layout digitali e contenuti grafici interattivi ottengono piena tutela.
Accanto alla spinta tecnologica, il legislatore europeo tutela anche il patrimonio culturale, infatti, gli Stati membri potranno negare la registrazione di design che riproducono elementi d’interesse storico nazionale: un argine alla “appropriazione culturale” travestita da creatività industriale. Importanti anche le nuove misure anti-contraffazione: è vietato condividere file digitali che riproducono disegni registrati, e si potrà bloccare in dogana la merce contraffatta anche se destinata a mercati esterni all’UE. In aggiunta, viene introdotto il simbolo “D” cerchiato, per identificare i design registrati.
Sul fronte amministrativo, la riforma introduce un significativo snellimento delle procedure: è ora possibile depositare fino a 50 design con una sola domanda, anche se appartenenti a classi merceologiche differenti, generando evidenti vantaggi in termini di efficienza e costi per professionisti, aziende e startup.
Un ulteriore salto di qualità avviene sul piano internazionale con l’introduzione del Riyadh Design Law Treaty (RDLT), che mira a standardizzare e semplificare le formalità di deposito dei design a livello globale, riducendo gli ostacoli burocratici tra giurisdizioni. Non incide sul contenuto sostanziale della protezione, ma definisce con precisione i requisiti minimi per ottenere una data certa di deposito e consente l’utilizzo di rappresentazioni digitali evolute, tra cui file video, animazioni e visualizzazioni interattive: un chiaro riconoscimento della centralità delle interfacce dinamiche e dei prodotti digitali. Particolarmente innovativa è anche la previsione di strumenti di recupero per errori procedurali o decadenze, che rende l’intero sistema più flessibile e accessibile, in linea con le esigenze pratiche degli operatori internazionali.
Attualmente, il Regolamento (UE) 2024/2822 è in vigore e le sue disposizioni hanno effettiva applicazione a partire dal 1° maggio 2025, salvo alcune che scatteranno successivamente dal 1° luglio 2026. La Direttiva (UE) 2024/2823, pur essendo entrata in vigore a livello europeo, non ha ancora effetti diretti negli ordinamenti nazionali: gli Stati membri dovranno recepirla entro il 9 dicembre 2027, momento in cui verrà abrogata la Direttiva 98/71/CE. Quanto al Riyadh Design Law Treaty (RDLT), ad oggi, 2 settembre 2025, ha superato la soglia necessaria di 15 ratifiche, contando già 25 adesioni ufficiali, tuttavia alcuna data esatta di applicazione è stata comunicata da WIPO.
Il nuovo pacchetto europeo non rappresenta solo un aggiornamento normativo, ma un vero salto culturale: in un contesto in cui la creatività è fluida, digitale e globale, la risposta giuridica si fa più agile, concreta e tecnologicamente consapevole.
avv. Lavinia Savini
dott.ssa Federica Suriano