
Con questo provvedimento l’Italia introduce una cornice normativa nazionale sull’intelligenza artificiale, destinata a integrarsi con l’AI Act europeo. Il testo riafferma la centralità della supervisione umana nei settori sensibili, come sanità e giustizia, rafforzando gli obblighi di trasparenza per imprese e pubbliche amministrazioni e introduce strumenti di tutela contro fenomeni come i deepfake.
Restano tuttavia alcune criticità: la mancanza di risorse dedicate per l’attuazione, il rischio di un accentramento eccessivo delle funzioni di controllo e la difficoltà di adattare regole giuridiche stabili a un contesto tecnologico in costante evoluzione.
Un passo importante, ma che apre a nuove sfide interpretative e applicative anche per gli operatori del diritto.
avv. Lavinia Savini