
Il marchio raffigurante l’opera “Flower Thrower” di Banksy è stato cancellato dal registro europeo dei marchi per effetto della decisione emanata lo scorso settembre dalla divisione Annullamento dell’EUIPO.
Il provvedimento è, difatti, divenuto definitivo a seguito della sua mancata impugnazione da parte della Pest Control Office Ltd, società titolare del marchio, che abitualmente rappresenta e gestisce i diritti del celebre street artist.
Considerata l’opinabilità delle ragioni poste a fondamento della decisione, sorge spontaneo domandarsi se dietro l’intervenuta tacita accettazione di quanto disposto dell’EUIPO non si celi in realtà una ben precisa strategia.
La Pest Control Office Ltd, difatti, si è sempre dimostrata prontamente reattiva alle contestazioni formulatele e, nel corso della stessa azione di nullità avente ad oggetto il marchio “Flower Thrower”, ha proceduto al deposito di un duplicato del medesimo segno distintivo ottenendone la regolare registrazione.
Non tutti sanno che, al momento, sono in corso delle ulteriori azioni di nullità che riguardano non soltanto il duplicato del marchio “Flower Thrower”, ma anche altri marchi raffiguranti le opere di Banksy “Umbrella Girl”, “Bomb Hugger”, “Laugh Now” e “Radar Rat”.
Tali azioni sono state intraprese dalla stessa società inglese promotrice del primo procedimento, la Full Color Black Ltd, sulla base dei medesimi presupposti in precedenza fatti valere con successo dinanzi all’EUIPO.
Nuovamente si sostiene che i marchi siano stati depositati dalla Pest Control Office Ltd in malafede, senza alcuna intenzione di effettuarne un uso commerciale, e al solo fine di garantire a Banksy un mezzo di tutela alternativo al copyright che lo street artist si troverebbe in difficoltà a esercitare a causa del suo anonimato.
Cosa accadrà? L’irriverente artista promotore dello slogan “copyright is for losers” riceverà e, soprattutto, accetterà delle ulteriori “ammonizioni” da parte dell’EUIPO o ci sorprenderà con una contromossa in perfetto suo stile?
Avv. Antonio Gallo